Gl alunni delle classi terze e gli studenti del Comitato per la legalità hanno partecipato all'incontro con la dott.ssa Annalucia Casino, criminologa e dirigente della polizia locale di San Giorgio a Cremano, che ha parlato con loro della violenza contro le donne.
In un precedente incontro con il Comitato degli studenti per la legalità, allo scopo di preparare opportunamente le classi all'incontro, le referenti del Progetto Legalità hanno fornito agli alunni alcuni spunti per la discussione in classe:
QUESTO NON E’ AMORE: uno degli ultimi
casi di femminicidio: 10 novembre 2016, Angela Doppiu, 66 anni
– Sassari. Angela voleva separarsi dal
marito. Ma Nicola Amadu, 69 anni, panettiere in pensione, non accettava la fine
della relazione: prima l’ha massacrata di botte e poi l'ha bruciata viva.
L’assassino è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario. È stato lui
stesso a chiamare il 112 dicendo di aver ucciso la moglie, poi davanti agli
inquirenti ha confessato. Per tutta la notte i carabinieri lo hanno interrogato
ricostruendo il massacro. La relazione tra i coniugi, stando al racconto di
Amadu agli uomini dell'Arma, era finita da un pezzo, da tempo ormai vivevano da
separati in casa. Angela, addetta alle pulizie part-time in un istituto per
anziani, era stata dall’avvocato per avviare le pratiche di separazione. Quando
l’ha riferito al marito, la reazione è stata violentissima. Secondo quanto
ricostruito dai carabinieri, le ha sferrato due pugni, e quando Angela è finita
a terra l’ha presa a calci. Poi è andato nel capanno degli attrezzi, ha preso
una tanica di benzina da cinque litri e l’ha svuotato addosso alla moglie. Lei,
nel tentativo di scappare, ha raggiunto la porta di casa della villetta. Ma il
killer l’ha raggiunta e le ha dato fuoco. Angela è morta carbonizzata. Dopo
l’omicidio, Amadu ha chiamato una delle tre figlie e i carabinieri, ai quali ha
detto: «O con me o con nessun altro, meglio morta».
NON
SOLO FEMMINICIDIO: LE SPOSE BAMBINE NEL MONDO: I "matrimoni
precoci" sono le unioni tra minori di 18 anni, una realtà che
tocca milioni di giovanissimi nel mondo. Nel mondo circa 700 milioni di ragazze si sono
sposate in età minorile anche prima
di compiere 15 anni con loro coetanei, in matrimoni organizzati dalle
famiglie, o più spesso con uomini adulti molto più grandi di loro (Dati
UNICEF). I tassi più elevati di diffusione dei matrimoni precoci si registrano
nell'Asia meridionale (46%)
e nell'Africa subsahariana, non
a caso le medesime regioni del globo in cui sono massimamente diffusi altri
fenomeni, come la mortalità materna e infantile, la malnutrizione,
l'analfabetismo ecc. Sposarsi in età precoce comporta una serie di conseguenze
negative per la salute e lo sviluppo. Al matrimonio precoce segue quasi
inevitabilmente l'abbandono scolastico e
una gravidanza altrettanto precoce,
e dunque pericolosa sia per la neo-mamma che per il suo bambino. Le gravidanze
precoci provocano ogni anno 70.000
morti fra le ragazze di età compresa tra 15 e 19 anni, e
costituiscono una quota rilevante della mortalità materna complessiva. A sua
volta, un bambino che nasce da una madre minorenne ha il 60% delle probabilità in più di morire in età neonatale,
rispetto a un bambino che nasce da una donna di età superiore a 19 anni. E
anche quando sopravvive, sono molto più alte le possibilità che debba soffrire
di denutrizione e
di ritardi cognitivi o fisici.
TANTE FORME DI VIOLENZA SULLE DONNE: ricordiamo: Lucia Anniballi, avvocato,
aggredita con l’acido al volto, ha denunciato per la sua aggressione il collega
ed ex compagno, Luca Varani, poi condannato insieme ai due complici; Tiziana Cantone, umiliata e spinta al
suicidio dopo la pubblicazione contro la sua volontà di un suo video privato.
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