lunedì 27 febbraio 2017

UN DECALOGO PER LA SICUREZZA NEL WEB

Uno degli argomenti di cui a scuola si è tanto discusso nel corso delle attività del Progetto Legalità è il cyberbullismo. Per muoversi nel web in sicurezza, la classe III E ci propone questo decalogo:
 1. Non usare mai un linguaggio offensivo o volgare nei messaggi che mandi ai tuoi conoscenti.
2. Non scrivere i tuoi messaggi in caratteri maiuscoli: significa che stai urlando!
3. Non pubblicare messaggi o video personali di altre persone senza il loro esplicito consenso.
4. Quando scrivi un messaggio o una mail, usa le normali formule di cortesia: presentati, saluta, ringrazia.
5. Non dare mai informazioni personali a chi non conosci personalmente.
6. Non rispondere a messaggi e non accettare appuntamenti se non conosci personalmente la persona che ti sta contattando.
7. Ricorda che tutto quello che condividi in internet non può mai essere cancellato definitivamente; per questo proteggi i tuoi dati personali e utilizza password che solo tu e i tuoi genitori conoscete.
8. Non aprire i messaggi di mittenti che non conosci: potrebbero reindirizzarti a siti sconvenienti o danneggiare il computer con virus indesiderati.
9. Se ti iscrivi a un social network, con l'aiuto di un adulto leggi il contratto che regola l'utilizzo del sito per verificare la possibilità di cancellare il tuo profilo.
10. Se ricevi messaggi sgradevoli o offensivi, tienine traccia con uno screenshot e chiedi consiglio ai tuoi genitori.
                                   (Elaborazione collettiva della III E)

LA "MONTERISI" E' LIBERA!!!



ACCORDO DI RETE (ai sensi DPR 8-3-1999, n. 275, art. 7) 
Art. 1 Oggetto e denominazione 
L’accordo nasce dalla piena condivisione di tutti i valori ispiratori dell’Associazione “Libera” e dalla volontà di promuovere: - la tutela e il rispetto dei diritti e della qualità della vita - la giustizia come riconoscimento pieno della dignità di ogni persona - la pace compresa e praticata come non violenza - la partecipazione attiva e responsabile nella diffusione della cultura della legalità democratica - la laicità come condizione paritaria di apertura al contributo di tutti. L’accordo prevede la realizzazione d’iniziative per: - la formazione di allievi, docenti, amministrativi e ausiliari a sostegno della nascita della comunità educante - lo sviluppo di percorsi che connotino le scuole come centri di promozione sociale e culturale del territorio - la sperimentazione e diffusione di buone pratiche. La rete assume la denominazione di: − “Legalità per la Giustizia” 
Art. 2 Finalità, obiettivi, contenuti, iniziative 
L’intento è promuovere attraverso la scuola comportamenti, atteggiamenti e stili di vita improntati a: responsabilità, giustizia, rispetto delle regole e solidarietà attiva, a partire da ciascuna comunità scolastica, per riempire di senso e contenuti educativi sia le “COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE”, che il Parlamento europeo del 2006 elenca tra le otto competenze chiave di cittadinanza, sia il paragrafo di “CITTADINANZA E COSTITUZIONE” che il nostro Legislatore ha inserito nelle vigenti Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012. Ogni nostro allievo di oggi, cittadino di domani, dovrà essere capace di: − concedere il beneficio del dubbio a tutti, evitando di pensare in termini di gruppo − essere aperto alla possibilità che il proprio giudizio possa essere errato − domandarsi che cittadino sceglie di essere ma anche di: - prendersi cura di se stesso, degli altri e dell’ambiente - aderire consapevolmente a valori universalmente condivisi - vivere la cooperazione e la solidarietà come presupposti per “praticare” la convivenza civile. Gli obiettivi saranno perseguiti attraverso pratiche educative connotate da trasparenza ed equità, realmente inclusive e imprescindibili dalla coerenza di coloro che le propongono. I contenuti saranno, di volta in volta, scelti dal tema trasversale della “COMPETENZA CIVICA”, facendo in modo che ogni docente, di qualsiasi disciplina, possa diventare strumento di giustizia e legalità, esponendo gli alunni a fatti e comportamenti virtuosi per trovare insieme a loro terreni concreti di esercizio utili allo scopo. Gli eventi, annualmente realizzati nella città di Salerno, in collaborazione con l’Assessorato alla PI, costituiranno occasioni per riflettere sul percorso progettato all’interno di ogni Comunità e sugli esiti delle azioni di miglioramento realizzate nei seguenti ambiti: sanzioni educative, valutazione formativa, le relazioni con e tra gli allievi, valorizzazione del tempo libero, utilizzo di spazi e i materiali comuni … 
Art. 3 Gestione della rete
L’IC Alfano – Quasimodo assume l’impegno a coordinare le attività e curare le attività di segreteria connesse al funzionamento della rete: convocazione, custodia e trasmissione dei verbali, istruttorie relative alla realizzazione dei laboratori oggetto del presente accordo. I dirigenti scolastici delle istituzioni in rete (CONFERENZA DEI DIRIGENTI) dopo la sottoscrizione si riuniscono almeno tre volte in un anno scolastico a: − settembre per deliberare il programma di attività − febbraio per la verifica di medio termine − maggio per riflettere sugli esiti del lavoro svolto e definire le azioni di pubblicizzazione degli esiti conseguiti. I referenti di ciascuna istituzione scolastica in rete (ASSEMBLEA DEI REFERENTI), uno per ogni istituzione scolastica, si riuniscono all’inizio di ciascun anno scolastico, insieme ai dirigenti scolastici, e almeno ogni mese, secondo un calendario condiviso. L’attività dei referenti consiste nell’ elaborazione di proposte alla conferenza dei dirigenti e nell’organizzazione e pubblicizzazione delle attività deliberate. Le modalità di lavoro, in presenza e on line, saranno definite dall’assemblea dei referenti, con votazione a maggioranza dei presenti. Ciascuna istituzione scolastica può proporre la realizzazione delle iniziative, mediante la presentazione di una scheda tecnica da condividere nella conferenza dei dirigenti. 
Art. 4 Impiego delle risorse professionali 
La rete non prevede lo stanziamento di risorse finanziarie, pertanto ogni iniziativa che eventualmente comporti lo svolgimento di attività aggiuntive al servizio è autonomamente gestita da ciascuna scuola mediante l’utilizzo degli istituti giuridici previsti dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro. Art. 5 Modalità di partecipazione alle attività della rete da parte di terzi 
Le iniziative realizzate dalla rete, di norma, sono aperte alla partecipazione di altre istituzioni scolastiche pertanto, per ciascuna attività programmata, saranno definite le modalità di adesione dei soggetti esterni. La richiesta di adesione va proposta con dichiarazione del dirigente scolastico, trasmessa alla conferenza dei dirigenti scolastici presso la sede dell’istituzione scolastica incaricata della gestione amministrativa. 
Art. 6 Forma, sottoscrizione ed efficacia 
Il presente accordo, nato a seguito d’ incontri di riflessione e confronto con i referenti dell’Associazione “Libera” e le Istituzioni scolastiche cittadine, è stato approvato dai Consigli d’istituto di ciascuna Scuola. La sottoscrizione rende immediatamente efficace l’accordo che cesserà di produrre i suoi effetti solo a seguito di formale decisione assunta dalla conferenza dei dirigenti.

 1. DD VIII “DON MILANI” dott.ssa Del Forno Luisa
2. IC ALFANO QUASIMODO dott.ssa DeL Giudice Giuseppina
3. IC V "OGLIARA” dott. Florimonte Renata
4. IC “ S. TOMMASO” dott.ssa Frigenti Annalisa
5. IC “VICINANZA” dott.ssa Rega Sabrina
6. IC “BARRA” dott.ssa Grimaldi Anna Maria
7. SC. SEC “MONTERISI” dott.ssa Carrozzo Concetta
8. SC. SEC. “TASSO” dott.ssa Boninfante Elvira
9. LICEO "T. TASSO" dott.ssa Santarcangelo Carmela
10. LICEO “DA PROCIDA” dott.ssa Giannantonio Anna Laura
11. LICEO “SABATINI-MENNA” dott.ssa Andreola Ester
12. IST. MAG. "R. MARGHERITA” dott.ssa Loddo Virginia
13. ITIS "B. FOCACCIA” dott. Stio Renzo
14. I. P. AGRICOLTURA dott. Turchi Alessandro prof. De Vivo Rossella

SCHEDA DI PROPOSTA PROGETTUALE
TITOLO DEL PROGETTO: REGOLIAMOCI
Descrizione sintetica della proposta progettuale:
Promuovere attraverso la scuola comportamenti, atteggiamenti e stili di vita improntati a: responsabilità, giustizia, rispetto delle regole e solidarietà attiva, a partire da ciascuna comunità scolastica, per riempire di senso e contenuti educativi sia le “COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE”, che il Parlamento europeo del 2006 elenca tra le otto competenze chiave di cittadinanza, sia il paragrafo di “CITTADINANZA E COSTITUZIONE” che il nostro Legislatore ha inserito nelle vigenti Indicazioni nazionali per il curricolo. La finalità sarà perseguita mediante l’elaborazione di percorsi di ricerca – azione, a cura di un gruppo di lavoro composto da docenti appartenenti alle istituzioni scolastiche aderenti alla RETE “LEGALITÀ PER LA GIUSTIZIA”. La realizzazione di detti percorsi, all’interno delle istituzioni scolastiche della rete, sarà affidata a sottogruppi territoriali rappresentativi dei quattro ordini di scuola. Il punto di partenza è la creazione di una consapevolezza del problema. Una prima fase è costituita dall’individuazione dell’illegalità e delle cause della sua diffusione. Lo schema adottato è quello metaforico della scoperta e cura di una malattia contagiosa. In sede di diagnosi-analisi si approfondisce quello che si può definire il lessico dell’illegalità, proporzionando la ricerca all’ambito della vita scolastica. Trovati i sintomi della malattia si procede alla ricerca delle cause della sua diffusione (indifferenza, connivenza, complicità) per comprendere come la legalità e l’illegalità riguardino tutti e non solo quelli che commettono illegalità. In termini metaforici si tratta di considerare come tutti possano essere portatori sani del bacillo illegalità. Viene definita una terapia per sconfiggere la malattia con l’indicazione di azioni concrete da mettere in atto, indicando come la cura dell’illegalità produca gli effetti positivi della solidarietà, della partecipazione responsabile, dell’amicizia, dell’accoglienza. 
Descrizione sintetica della Rete e del relativo contesto territoriale ed operativo 
La RETE, denominata “Legalità per la Giustizia”, è nata lo scorso anno, a seguito di un accordo deliberato dai Consigli d’istituto di n …… scuole della città di Salerno, con il quale ogni istituzione scolastica ha assunto l’impegno a promuovere: - la tutela e il rispetto dei diritti e della qualità della vita - la giustizia come riconoscimento pieno della dignità di ogni persona - la pace compresa e praticata come non violenza - la partecipazione attiva e responsabile nella diffusione della cultura della legalità democratica - la laicità come condizione paritaria di apertura al contributo di tutti. e realizzare iniziative per: - la sperimentazione e diffusione di buone pratiche - la formazione di allievi e operatori a sostegno della nascita della comunità educante - lo sviluppo di percorsi che connotino le scuole come centri di promozione sociale e culturale. collaborando con: - l’associazione Libera - l’amministrazione comunale. Gli utenti delle scuole in rete si possono collocare in due macro aree: famiglie di ceto medio – alto e famiglie di ceto basso, monoreddito o prive di reddito, con nuclei non convenzionali. Le due aree risultano accomunate da una medesima indifferenza al problema: in un caso a motivo dell’autosufficienza familiare che fa ritenere di essere sani e di non aver bisogno di alcuna cura; nell’altro a motivo di sfiducia e di carenza di rapporti sociali che o fanno ritenere la malattia incurabile o la fanno considerare come la condizione umana normale. Nel territorio si registra carenza di spazi che favoriscano aggregazione e di iniziative rivolte ai giovani. 
Obiettivi generali del Progetto 
- Aderire consapevolmente a valori universalmente condivisi.
- Vivere la cooperazione e la solidarietà come presupposti per “praticare” la convivenza civile. 
- Prendersi cura di se stesso, degli altri e dell’ambiente adottando comportamenti di cittadinanza attiva 
- Adottare comportamenti e assumere atteggiamenti sociali positivi. 
- Acquisire autonomia di giudizio e spirito critico in vista di un impegno responsabile. 
- Costruire relazioni interpersonali positive tra: alunni, alunni/docenti e genitori/docenti. 
Obiettivi specifici del Progetto 
- Conoscere la situazione in cui si vive, evidenziando accuratamente limiti e opportunità per scoprire i punti di debolezza da superare e i punti di forza da valorizzare. 
- Leggere e analizzare il Regolamento d’Istituto in vista di una condivisione costruttiva di regole di comportamento scolastico.
- Riscrivere il Regolamento d’Istituto in elaborati che utilizzino diversi linguaggi espressivi; 
- Scoprire il diritti fondamentali della persona ricercandoli nei documenti (Costituzione, la Carta dei diritti dell’UE e la Costituzione Europea). 
- Conoscere le organizzazioni al servizio della legalità (Unicef, Amnesty International, Libera …). Descrizione delle attività di Progetto 
ORGANIZZAZIONE - costituzione di una cabina di regia composta dai dirigenti delle scuole partecipanti al progetto - costituzione di un gruppo di lavoro all’interno di ogni istituzione scolastica, composto dai due docenti delle classi partecipanti al progetto e dal referente d’Istituto, aperto alla partecipazione dei genitori designati dai Consigli d’Istituto, con compiti di programmazione, verifica, valutazione e rendicontazione delle attività. 
ATTIVITÀ PER GLI ALLIEVI 
− Due classi per ciascun Istituzione scolastica partecipante, ogni classe dedicherà l’ora settimanale di cittadinanza e costituzione allo sviluppo dei temi oggetto di studio, mediante laboratori finalizzati all’approfondimento e alla pubblicizzazione di uno o più contenuti in uno specifico linguaggio espressivo: giornalistico, multimediale, teatrale … 
− In ciascuna Scuola incontri degli allievi con rappresentanti degli Enti istituzionali. 
− In ciascuna area territoriale incontri degli allievi con figure che abbiano un forte ascendente sui ragazzi e possano dare testimonianza di valori positivi. 
ATTIVITÀ PER DOCENTI E GENITORI 
- Partecipazione a seminari di studio che prevedano la presenza di figure rilevanti della realtà cittadina e nazionale per affrontare tematiche correlate a quelle sviluppate dagli allievi. I seminari saranno calendarizzati prevedendo come sede di svolgimento di volta in volta una delle istituzioni scolastiche della rete. 
Fasi di sviluppo del Progetto 
PRIMA FASE – durata 5 mesi - Nell’ora settimanale di cittadinanza saranno perseguiti gli obiettivi suddetti, mediante una didattica inclusiva che valorizzi i processi di cooperative learning per accrescere l’autostima degli allievi facendo cogliere loro che ognuno svolge un ruolo insostituibile. Questa fase, dove possibile, sarà aperta al contributo di esperti di enti e istituzioni operanti sul territorio. 
SECONDA FASE – dal secondo mese dall’avvio del progetto. Incontri con rappresentanti delle istituzioni differenziati per target di età ed utenti (alunni, genitori, famiglie), organizzati dal gruppo di lavoro di ciascuna scuola. 
TERZA FASE – ultimi due mesi Incontri con persone notoriamente considerate testimoni di legalità. Beneficiari del Progetto  
Il progetto è pensato per tutti gli allievi delle scuole in rete. Com’è ovvio la riuscita del progetto non è immaginabile senza il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità scolastica che, perciò, sono a loro volta beneficiarie del progetto. 
Raccordi con il Territorio, Enti pubblici e Associazioni 
Il progetto sarà realizzato in collaborazione con i referenti territoriali dell’Associazione Libera che hanno partecipato a diversi incontri della rete. Il Comune di Salerno ha manifestato interesse all’iniziativa e l’Assessore alla Pubblica Istruzione ha garantito l’impegno dell’amministrazione a sostegno del progetto. Nel tempo si è consolidato un rapporto di stretta collaborazione con l’ASL che offre alle scuole l’assistenza di medici ed esperti psicologi e sociologi. 
Strategie metodologiche, mezzi, strumenti e tempi di realizzazione 
Le attività saranno strutturate in modo che gli allievi possano sperimentare l’esercizio ad una cittadinanza attiva, attraverso un continuo confronto e la condivisione delle fasi di progettazione e realizzazione degli elaborati da realizzare. Gli allievi avranno sempre un ruolo attivo nello svolgimento degli incontri. L’opzione didattica è la condivisione delle esperienze di crescita comune, tra tutti i protagonisti del percorso. Il percorso educativo potrà essere modificato in itinere, adattandolo ai riscontri della riflessione sui passi compiuti. Massima attenzione sarà data al rapporto dialogico tra competenze degli adulti e competenze dei ragazzi. I temi d’interesse saranno quelli individuati direttamente dai ragazzi. Gli allievi saranno ritenuti protagonisti in ogni fase di lavoro. Modalità di valutazione di medio termine 
Il Comitato di valutazione previsto dalla Legge 107/15 provvederà a stabilire i criteri, modalità e tempi della valutazione. 
Modalità di documentazione, valutazione e comunicazione dei risultati finali del Progetto Creazione di una piattaforma web che, per la durata del progetto, consentirà la condivisione di materiali e documentazioni, favorendo la socializzazione delle idee e delle iniziative. 
Redazione di un documento finale, a cura dei gruppi di lavoro di ciascuna istituzione scolastica partecipante, che illustri gli esiti della ricerca e le proposte per migliorare le possibilità di legalità. Per la redazione del documento sarà utilizzato un format elaborato dalla cabina di regia. Pubblicizzazione delle attività svolte sul territorio: - all’interno di ciascuna scuola, durante l’intero periodo di svolgimento del progetto, negli incontri collegiali, scuola/famiglie e sul sito; - a livello di rete, nella settimana della legalità stabilita dal 21 al 25 marzo, sulla piattaforma all’uopo allestita e mediante incontri per la cittadinanza in sedi istituzionali. 
Aspetti di innovatività e riproducibilità del progetto e diffusione dei risultati 
Il dato innovativo è costituito dal fatto che la Scuola interroga se stessa, ricercando soluzioni ai problemi senza aspettare che arrivino da altri e si propone come soggetto capace di contribuire alla crescita di quanti costituiscono la comunità scolastica ed extra-scolastica. Gli effetti del progetto potranno concretizzarsi in petizioni da indirizzare agli Organi competenti per chiedere interventi ritenuti necessari. La diffusione dei risultati e la riproducibilità dell’esperienza saranno affidate alla produzione di una pubblicazione on line per far conoscere l’iniziativa e sollecitare l’attenzione ai problemi, proponendo impegni concreti per battere l’illegalità.









venerdì 24 febbraio 2017

NEMMENO CON UN FIORE





Gl alunni delle classi terze e gli studenti del Comitato per la legalità hanno partecipato all'incontro con la dott.ssa Annalucia Casino, criminologa e dirigente della polizia locale di San Giorgio a Cremano, che ha parlato con loro della violenza contro le donne. 

In un precedente incontro con il Comitato degli studenti per la legalità, allo scopo di preparare opportunamente le classi all'incontro, le referenti del Progetto Legalità hanno fornito agli alunni alcuni spunti per la discussione in classe:
QUESTO NON E’ AMORE: uno degli ultimi casi di femminicidio: 10 novembre 2016, Angela Doppiu, 66 anni – Sassari.   Angela voleva separarsi dal marito. Ma Nicola Amadu, 69 anni, panettiere in pensione, non accettava la fine della relazione: prima l’ha massacrata di botte e poi l'ha bruciata viva. L’assassino è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario. È stato lui stesso a chiamare il 112 dicendo di aver ucciso la moglie, poi davanti agli inquirenti ha confessato. Per tutta la notte i carabinieri lo hanno interrogato ricostruendo il massacro. La relazione tra i coniugi, stando al racconto di Amadu agli uomini dell'Arma, era finita da un pezzo, da tempo ormai vivevano da separati in casa. Angela, addetta alle pulizie part-time in un istituto per anziani, era stata dall’avvocato per avviare le pratiche di separazione. Quando l’ha riferito al marito, la reazione è stata violentissima. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, le ha sferrato due pugni, e quando Angela è finita a terra l’ha presa a calci. Poi è andato nel capanno degli attrezzi, ha preso una tanica di benzina da cinque litri e l’ha svuotato addosso alla moglie. Lei, nel tentativo di scappare, ha raggiunto la porta di casa della villetta. Ma il killer l’ha raggiunta e le ha dato fuoco. Angela è morta carbonizzata. Dopo l’omicidio, Amadu ha chiamato una delle tre figlie e i carabinieri, ai quali ha detto: «O con me o con nessun altro, meglio morta».
NON SOLO FEMMINICIDIO: LE SPOSE BAMBINE NEL MONDO: I "matrimoni precoci" sono le unioni tra minori di 18 anni, una realtà che tocca milioni di giovanissimi nel mondo. Nel mondo circa 700 milioni di ragazze si sono sposate in età minorile anche prima di compiere 15 anni con loro coetanei, in matrimoni organizzati dalle famiglie, o più spesso con uomini adulti molto più grandi di loro (Dati UNICEF). I tassi più elevati di diffusione dei matrimoni precoci si registrano nell'Asia meridionale (46%) e nell'Africa subsahariana, non a caso le medesime regioni del globo in cui sono massimamente diffusi altri fenomeni, come la mortalità materna e infantile, la malnutrizione, l'analfabetismo ecc. Sposarsi in età precoce comporta una serie di conseguenze negative per la salute e lo sviluppo. Al matrimonio precoce segue quasi inevitabilmente l'abbandono scolastico e una gravidanza altrettanto precoce, e dunque pericolosa sia per la neo-mamma che per il suo bambino. Le gravidanze precoci provocano ogni anno 70.000 morti fra le ragazze di età compresa tra 15 e 19 anni, e costituiscono una quota rilevante della mortalità materna complessiva. A sua volta, un bambino che nasce da una madre minorenne ha il 60% delle probabilità in più di morire in età neonatale, rispetto a un bambino che nasce da una donna di età superiore a 19 anni. E anche quando sopravvive, sono molto più alte le possibilità che debba soffrire di denutrizione e di ritardi cognitivi o fisici.
TANTE FORME DI VIOLENZA SULLE DONNE: ricordiamo: Lucia Anniballi, avvocato, aggredita con l’acido al volto, ha denunciato per la sua aggressione il collega ed ex compagno, Luca Varani, poi condannato insieme ai due complici; Tiziana Cantone, umiliata e spinta al suicidio dopo la pubblicazione contro la sua volontà di un suo video privato. 










giovedì 23 febbraio 2017

IL COMITATO DEGLI STUDENTI PER LA LEGALITA'

All'inizio dell'anno scolastico ogni classe ha scelto i suoi rappresentanti per costituire il Comitato degli studenti per la legalità, che viene periodicamente convocato dalle referenti del Progetto Legalità per concordare le attività da svolgere e contribuire alla loro diffusione e alla loro realizzazione. Il Comitato è così composto:
I A: Diceto - Izzo; I B: Passaro - Arenare; I C: De Simone - Senese; I D: Calabrese - Tyutyunnya; I E: Podda - De Paola; I F: Apicella - Vigliotta; I H: Alfano - Pierri; I I: Esposito - Senatore; I L: Senatore - Collina.
II A: Gallo; II B: Rhandi; II C: Margarita - Serdoz; II D: Napoli; II E: Sessa - Incisivo; II F: Parrocchia - Rinaldi; II G: Palumbo; II H: Barra; II I: Di Nesta; II L: Irpino.
III A: Palmieri; III B: Amato - Galderisi; III C: Maiorano; III D: Simone - Francavilla; III E: Di Stefano - Faiella; III F: Criscuolo; III G: Silvestri; III H: ElIsio.





I

mercoledì 22 febbraio 2017

PERCHE' "LIBERIAMO LA BELLEZZA"'

Il Progetto Legalità della "Monterisi" è stato chiamato "Liberiamo la bellezza" nel rispetto della mission che la nostra scuola si è data, ovvero quella dell'EDUCAZIONE ALLA BELLEZZA: la scoperta della bellezza della cultura e della conoscenza, ma anche di quella che troviamo intorno a noi e dentro di noi, deve essere la spinta verso una positiva consapevolezza di sé e del mondo, verso un più profondo senso civico contro l’ignoranza e la superficialità, una risorsa che certamente può aiutare il giovane a crescere conservando sempre curiosità e stupore. Anche il rispetto delle regole, la considerazione delle sensibilità altrui, i comportamenti eticamente e moralmente corretti, il rafforzamento di sani e solidi valori (in una parola, la legalità) rientrano a pieno titolo nella ricerca di quella bellezza verso cui vanno indirizzati i nostri alunni. Non a caso dice Fiodor Dostojewski: “Il mondo sarà salvato dalla bellezza".

COMINCIAMO DALL'INIZIO...

Ecco il progetto dell'Istituto secondario di primo grado "Nicola Monterisi" di Salerno:

PROGETTO LEGALITA’ (CURRICOLARE)

La bellezza salverà il mondo.  (Fëdor Dostoevskij)

1.         Denominazione del progetto (titolo sintetico)

“LIBERIAMO LA BELLEZZA”

2.         Motivazioni e finalità generali
Bisogni individuati
Sviluppare le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo responsabile, efficace e costruttivo alla vita sociale, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario.

Finalità generale relativa alla formazione della persona coerentemente con il PTOF
Contribuire all’educazione integrale della persona dell’alunno per lo sviluppo delle sue componenti etiche, morali, sociali, affettive.

3. Destinatari                                                            4. Tempi
·         Alunni scuola
·         Genitori (in momenti definiti)
Tutto l’anno scolastico

5.         Obiettivi formativi
    L’alunno dovrà giungere a:

1. stabilire relazioni costruttive ed equilibrate nell’ambito scolastico ed extrascolastico, superando ogni forma di esclusione, di discriminazione o di prepotenza.
    2. scoprire la bellezza intorno e dentro di noi, come spinta verso una positiva consapevolezza di sé e del mondo, verso un più profondo senso civico contro l’ignoranza e la superficialità.
    3. aprirsi alla conoscenza delle problematiche sociali e prenderne coscienza per assumere comportamenti e atteggiamenti sempre corretti, con la consapevolezza della responsabilità personale, anche nell’utilizzo di Internet e dei social network.


6.        Abilità e competenze attese
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità' nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri. (Competenze sociali e civiche)

7.         Contenuti/attività
Costituzione del Comitato degli studenti per la legalità, con rappresentanti di ogni classe che collaborano con le referenti per realizzare le attività proposte.

Attività specifiche per il Web sicuro, anche in collaborazione con enti e associazioni.
Attività proposte da svolgersi in classe in ore curricolari (questionari, filmati, filmografia, materiale didattico di vario genere) in rapporto a tematiche, eventi e date significative (25 novembre – Giornata nazionale contro la violenza sulle donne; 27 gennaio – Giorno della memoria; 21 marzo - Giornata della memoria e dell’impegno contro le mafie).

 Attività formative comuni articolate in incontri con testimoni ed esperti.
Partecipazione a proposte di collaborazione a progetti in rete con altre scuole e agenzie del territorio (Libera, Moige)
Settimana della legalità (dal 18 al 23 maggio) con incontri e attività rivolti a docenti, genitori e alunni.

8.         Mezzi e strumenti
Libri di testo – letture da giornali o altri libri - computer - LIM e Internet 

9.         Metodologie
Elaborazione e rappresentazione delle conoscenze con cartelloni, video, PowerPoint ecc. – Discussioni in classe – Interviste ad esperti - Questionari - Riflessione metacognitiva - Lavori di gruppo di livello, elettivi, cooperativi - Lavoro guidato - Tutoraggio esercitato sia dai docenti sia dai discenti.


10.      Verifiche per la valutazione
Osservazione del lavoro svolto – eventuali questionari al termine di ogni attività

11.      Prodotto finale
Relazioni - Cartelloni - Presentazione in forma digitale - Mostra dei lavori svolti - Video

12.      Risorse umane
Docenti coinvolti
Numero di ore previste
P. Pagano
Non si prevedono ore di attività extracurricolare, se non quelle che eventualmente saranno necessarie per realizzare incontri con esperti esterni.
T. Orrico
A.M. D’Amato

13.      Ipotesi eventuali spese aggiuntive
Eventuale “gettone” agli esperti.

 Salerno, 20/10/2016                                                   Firma docenti