ACCORDO DI RETE
(ai sensi DPR 8-3-1999, n. 275, art. 7)
Art. 1 Oggetto e denominazione
L’accordo nasce dalla piena condivisione di tutti i valori ispiratori dell’Associazione “Libera” e dalla volontà di
promuovere:
- la tutela e il rispetto dei diritti e della qualità della vita
- la giustizia come riconoscimento pieno della dignità di ogni persona
- la pace compresa e praticata come non violenza
- la partecipazione attiva e responsabile nella diffusione della cultura della legalità democratica
- la laicità come condizione paritaria di apertura al contributo di tutti.
L’accordo prevede la realizzazione d’iniziative per:
- la formazione di allievi, docenti, amministrativi e ausiliari a sostegno della nascita della comunità educante
- lo sviluppo di percorsi che connotino le scuole come centri di promozione sociale e culturale del territorio
- la sperimentazione e diffusione di buone pratiche.
La rete assume la denominazione di:
− “Legalità per la Giustizia”
Art. 2 Finalità, obiettivi, contenuti, iniziative
L’intento è promuovere attraverso la scuola comportamenti, atteggiamenti e stili di vita improntati a:
responsabilità, giustizia, rispetto delle regole e solidarietà attiva, a partire da ciascuna comunità scolastica,
per riempire di senso e contenuti educativi sia le “COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE”, che il Parlamento
europeo del 2006 elenca tra le otto competenze chiave di cittadinanza, sia il paragrafo di “CITTADINANZA E
COSTITUZIONE” che il nostro Legislatore ha inserito nelle vigenti Indicazioni nazionali per il curricolo del
2012.
Ogni nostro allievo di oggi, cittadino di domani, dovrà essere capace di:
− concedere il beneficio del dubbio a tutti, evitando di pensare in termini di gruppo
− essere aperto alla possibilità che il proprio giudizio possa essere errato
− domandarsi che cittadino sceglie di essere
ma anche di:
- prendersi cura di se stesso, degli altri e dell’ambiente
- aderire consapevolmente a valori universalmente condivisi
- vivere la cooperazione e la solidarietà come presupposti per “praticare” la convivenza civile.
Gli obiettivi saranno perseguiti attraverso pratiche educative connotate da trasparenza ed equità,
realmente inclusive e imprescindibili dalla coerenza di coloro che le propongono.
I contenuti saranno, di volta in volta, scelti dal tema trasversale della “COMPETENZA CIVICA”, facendo in
modo che ogni docente, di qualsiasi disciplina, possa diventare strumento di giustizia e legalità, esponendo gli
alunni a fatti e comportamenti virtuosi per trovare insieme a loro terreni concreti di esercizio utili allo scopo.
Gli eventi, annualmente realizzati nella città di Salerno, in collaborazione con l’Assessorato alla PI,
costituiranno occasioni per riflettere sul percorso progettato all’interno di ogni Comunità e sugli esiti delle
azioni di miglioramento realizzate nei seguenti ambiti: sanzioni educative, valutazione formativa, le relazioni
con e tra gli allievi, valorizzazione del tempo libero, utilizzo di spazi e i materiali comuni …
Art. 3 Gestione della rete
L’IC Alfano – Quasimodo assume l’impegno a coordinare le attività e curare le attività di segreteria connesse
al funzionamento della rete: convocazione, custodia e trasmissione dei verbali, istruttorie relative alla
realizzazione dei laboratori oggetto del presente accordo.
I dirigenti scolastici delle istituzioni in rete (CONFERENZA DEI DIRIGENTI) dopo la sottoscrizione si riuniscono
almeno tre volte in un anno scolastico a:
− settembre per deliberare il programma di attività
− febbraio per la verifica di medio termine
− maggio per riflettere sugli esiti del lavoro svolto e definire le azioni di pubblicizzazione degli esiti
conseguiti.
I referenti di ciascuna istituzione scolastica in rete (ASSEMBLEA DEI REFERENTI), uno per ogni istituzione
scolastica, si riuniscono all’inizio di ciascun anno scolastico, insieme ai dirigenti scolastici, e almeno ogni mese,
secondo un calendario condiviso.
L’attività dei referenti consiste nell’ elaborazione di proposte alla conferenza dei dirigenti e nell’organizzazione
e pubblicizzazione delle attività deliberate. Le modalità di lavoro, in presenza e on line, saranno definite
dall’assemblea dei referenti, con votazione a maggioranza dei presenti.
Ciascuna istituzione scolastica può proporre la realizzazione delle iniziative, mediante la presentazione di una
scheda tecnica da condividere nella conferenza dei dirigenti.
Art. 4 Impiego delle risorse professionali
La rete non prevede lo stanziamento di risorse finanziarie, pertanto ogni iniziativa che eventualmente
comporti lo svolgimento di attività aggiuntive al servizio è autonomamente gestita da ciascuna scuola
mediante l’utilizzo degli istituti giuridici previsti dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro.
Art. 5 Modalità di partecipazione alle attività della rete da parte di terzi
Le iniziative realizzate dalla rete, di norma, sono aperte alla partecipazione di altre istituzioni scolastiche
pertanto, per ciascuna attività programmata, saranno definite le modalità di adesione dei soggetti esterni.
La richiesta di adesione va proposta con dichiarazione del dirigente scolastico, trasmessa alla conferenza dei
dirigenti scolastici presso la sede dell’istituzione scolastica incaricata della gestione amministrativa.
Art. 6 Forma, sottoscrizione ed efficacia
Il presente accordo, nato a seguito d’ incontri di riflessione e confronto con i referenti dell’Associazione “Libera” e
le Istituzioni scolastiche cittadine, è stato approvato dai Consigli d’istituto di ciascuna Scuola.
La sottoscrizione rende immediatamente efficace l’accordo che cesserà di produrre i suoi effetti solo a seguito di
formale decisione assunta dalla conferenza dei dirigenti.
1. DD VIII “DON MILANI” dott.ssa Del Forno Luisa
2. IC ALFANO QUASIMODO dott.ssa DeL Giudice Giuseppina
3. IC V "OGLIARA” dott. Florimonte Renata
4. IC “ S. TOMMASO” dott.ssa Frigenti Annalisa
5. IC “VICINANZA” dott.ssa Rega Sabrina
6. IC “BARRA” dott.ssa Grimaldi Anna Maria
7. SC. SEC “MONTERISI” dott.ssa Carrozzo Concetta
8. SC. SEC. “TASSO” dott.ssa Boninfante Elvira
9. LICEO "T. TASSO" dott.ssa Santarcangelo Carmela
10. LICEO “DA PROCIDA” dott.ssa Giannantonio Anna Laura
11. LICEO “SABATINI-MENNA” dott.ssa Andreola Ester
12. IST. MAG. "R. MARGHERITA” dott.ssa Loddo Virginia
13. ITIS "B. FOCACCIA” dott. Stio Renzo
14. I. P. AGRICOLTURA dott. Turchi Alessandro prof. De Vivo Rossella
SCHEDA DI PROPOSTA PROGETTUALE
TITOLO DEL PROGETTO: REGOLIAMOCI
Descrizione sintetica della proposta progettuale:
Promuovere attraverso la scuola comportamenti, atteggiamenti e stili di vita improntati a: responsabilità,
giustizia, rispetto delle regole e solidarietà attiva, a partire da ciascuna comunità scolastica, per riempire di
senso e contenuti educativi sia le “COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE”, che il Parlamento europeo del 2006
elenca tra le otto competenze chiave di cittadinanza, sia il paragrafo di “CITTADINANZA E COSTITUZIONE”
che il nostro Legislatore ha inserito nelle vigenti Indicazioni nazionali per il curricolo.
La finalità sarà perseguita mediante l’elaborazione di percorsi di ricerca – azione, a cura di un gruppo di
lavoro composto da docenti appartenenti alle istituzioni scolastiche aderenti alla RETE “LEGALITÀ PER LA GIUSTIZIA”.
La realizzazione di detti percorsi, all’interno delle istituzioni scolastiche della rete, sarà affidata a sottogruppi
territoriali rappresentativi dei quattro ordini di scuola.
Il punto di partenza è la creazione di una consapevolezza del problema. Una prima fase è costituita
dall’individuazione dell’illegalità e delle cause della sua diffusione. Lo schema adottato è quello metaforico
della scoperta e cura di una malattia contagiosa.
In sede di diagnosi-analisi si approfondisce quello che si può definire il lessico dell’illegalità, proporzionando
la ricerca all’ambito della vita scolastica. Trovati i sintomi della malattia si procede alla ricerca delle cause
della sua diffusione (indifferenza, connivenza, complicità) per comprendere come la legalità e l’illegalità
riguardino tutti e non solo quelli che commettono illegalità. In termini metaforici si tratta di considerare
come tutti possano essere portatori sani del bacillo illegalità.
Viene definita una terapia per sconfiggere la malattia con l’indicazione di azioni concrete da mettere in atto,
indicando come la cura dell’illegalità produca gli effetti positivi della solidarietà, della partecipazione
responsabile, dell’amicizia, dell’accoglienza.
Descrizione sintetica della Rete e del relativo contesto territoriale ed operativo
La RETE, denominata “Legalità per la Giustizia”, è nata lo scorso anno, a seguito di un accordo deliberato dai
Consigli d’istituto di n …… scuole della città di Salerno, con il quale ogni istituzione scolastica ha
assunto l’impegno a promuovere:
- la tutela e il rispetto dei diritti e della qualità della vita
- la giustizia come riconoscimento pieno della dignità di ogni persona
- la pace compresa e praticata come non violenza
- la partecipazione attiva e responsabile nella diffusione della cultura della legalità democratica
- la laicità come condizione paritaria di apertura al contributo di tutti.
e realizzare iniziative per:
- la sperimentazione e diffusione di buone pratiche
- la formazione di allievi e operatori a sostegno della nascita della comunità educante
- lo sviluppo di percorsi che connotino le scuole come centri di promozione sociale e
culturale. collaborando con:
- l’associazione Libera
- l’amministrazione comunale.
Gli utenti delle scuole in rete si possono collocare in due macro aree:
famiglie di ceto medio – alto e famiglie di ceto basso, monoreddito o prive di reddito, con nuclei non
convenzionali.
Le due aree risultano accomunate da una medesima indifferenza al problema: in un caso a motivo
dell’autosufficienza familiare che fa ritenere di essere sani e di non aver bisogno di alcuna cura; nell’altro a
motivo di sfiducia e di carenza di rapporti sociali che o fanno ritenere la malattia incurabile o la fanno
considerare come la condizione umana normale.
Nel territorio si registra carenza di spazi che favoriscano aggregazione e di iniziative rivolte ai giovani.
Obiettivi generali del Progetto
- Aderire consapevolmente a valori universalmente condivisi.
- Vivere la cooperazione e la solidarietà come presupposti per “praticare” la convivenza civile.
- Prendersi cura di se stesso, degli altri e dell’ambiente adottando comportamenti di cittadinanza attiva
- Adottare comportamenti e assumere atteggiamenti sociali positivi.
- Acquisire autonomia di giudizio e spirito critico in vista di un impegno responsabile.
- Costruire relazioni interpersonali positive tra: alunni, alunni/docenti e genitori/docenti.
Obiettivi specifici del Progetto
- Conoscere la situazione in cui si vive, evidenziando accuratamente limiti e opportunità per scoprire
i punti di debolezza da superare e i punti di forza da valorizzare.
- Leggere e analizzare il Regolamento d’Istituto in vista di una condivisione costruttiva di regole di
comportamento scolastico.
- Riscrivere il Regolamento d’Istituto in elaborati che utilizzino diversi linguaggi espressivi;
- Scoprire il diritti fondamentali della persona ricercandoli nei documenti (Costituzione, la Carta dei diritti
dell’UE e la Costituzione Europea).
- Conoscere le organizzazioni al servizio della legalità (Unicef, Amnesty International, Libera …).
Descrizione delle attività di Progetto
ORGANIZZAZIONE
- costituzione di una cabina di regia composta dai dirigenti delle scuole partecipanti al progetto
- costituzione di un gruppo di lavoro all’interno di ogni istituzione scolastica, composto dai due docenti
delle classi partecipanti al progetto e dal referente d’Istituto, aperto alla partecipazione dei genitori
designati dai Consigli d’Istituto, con compiti di programmazione, verifica, valutazione e
rendicontazione delle attività.
ATTIVITÀ PER GLI ALLIEVI
− Due classi per ciascun Istituzione scolastica partecipante, ogni classe dedicherà l’ora settimanale di
cittadinanza e costituzione allo sviluppo dei temi oggetto di studio, mediante laboratori finalizzati
all’approfondimento e alla pubblicizzazione di uno o più contenuti in uno specifico linguaggio
espressivo: giornalistico, multimediale, teatrale …
− In ciascuna Scuola incontri degli allievi con rappresentanti degli Enti istituzionali.
− In ciascuna area territoriale incontri degli allievi con figure che abbiano un forte ascendente sui
ragazzi e possano dare testimonianza di valori positivi.
ATTIVITÀ PER DOCENTI E GENITORI
- Partecipazione a seminari di studio che prevedano la presenza di figure rilevanti della realtà cittadina
e nazionale per affrontare tematiche correlate a quelle sviluppate dagli allievi.
I seminari saranno calendarizzati prevedendo come sede di svolgimento di volta in volta una delle
istituzioni scolastiche della rete.
Fasi di sviluppo del Progetto
PRIMA FASE – durata 5 mesi - Nell’ora settimanale di cittadinanza saranno perseguiti gli obiettivi suddetti, mediante una didattica
inclusiva che valorizzi i processi di cooperative learning per accrescere l’autostima degli allievi facendo
cogliere loro che ognuno svolge un ruolo insostituibile.
Questa fase, dove possibile, sarà aperta al contributo di esperti di enti e istituzioni operanti sul territorio.
SECONDA FASE – dal secondo mese dall’avvio del progetto.
Incontri con rappresentanti delle istituzioni differenziati per target di età ed utenti (alunni, genitori,
famiglie), organizzati dal gruppo di lavoro di ciascuna scuola.
TERZA FASE – ultimi due mesi
Incontri con persone notoriamente considerate testimoni di legalità.
Beneficiari del Progetto
Il progetto è pensato per tutti gli allievi delle scuole in rete. Com’è ovvio la riuscita del progetto non è
immaginabile senza il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità scolastica che, perciò, sono a
loro volta beneficiarie del progetto.
Raccordi con il Territorio, Enti pubblici e Associazioni
Il progetto sarà realizzato in collaborazione con i referenti territoriali dell’Associazione Libera che hanno
partecipato a diversi incontri della rete.
Il Comune di Salerno ha manifestato interesse all’iniziativa e l’Assessore alla Pubblica Istruzione ha
garantito l’impegno dell’amministrazione a sostegno del progetto.
Nel tempo si è consolidato un rapporto di stretta collaborazione con l’ASL che offre alle scuole
l’assistenza di medici ed esperti psicologi e sociologi.
Strategie metodologiche, mezzi, strumenti e tempi di realizzazione
Le attività saranno strutturate in modo che gli allievi possano sperimentare l’esercizio ad una cittadinanza
attiva, attraverso un continuo confronto e la condivisione delle fasi di progettazione e realizzazione degli
elaborati da realizzare. Gli allievi avranno sempre un ruolo attivo nello svolgimento degli incontri.
L’opzione didattica è la condivisione delle esperienze di crescita comune, tra tutti i protagonisti del
percorso.
Il percorso educativo potrà essere modificato in itinere, adattandolo ai riscontri della riflessione sui passi
compiuti.
Massima attenzione sarà data al rapporto dialogico tra competenze degli adulti e competenze dei ragazzi. I
temi d’interesse saranno quelli individuati direttamente dai ragazzi.
Gli allievi saranno ritenuti protagonisti in ogni fase di lavoro.
Modalità di valutazione di medio termine
Il Comitato di valutazione previsto dalla Legge 107/15 provvederà a stabilire i criteri, modalità e tempi
della valutazione.
Modalità di documentazione, valutazione e comunicazione dei risultati finali del Progetto
Creazione di una piattaforma web che, per la durata del progetto, consentirà la condivisione di materiali e
documentazioni, favorendo la socializzazione delle idee e delle iniziative.
Redazione di un documento finale, a cura dei gruppi di lavoro di ciascuna istituzione scolastica
partecipante, che illustri gli esiti della ricerca e le proposte per migliorare le possibilità di legalità.
Per la redazione del documento sarà utilizzato un format elaborato dalla cabina di regia.
Pubblicizzazione delle attività svolte sul territorio:
- all’interno di ciascuna scuola, durante l’intero periodo di svolgimento del progetto, negli incontri
collegiali, scuola/famiglie e sul sito;
- a livello di rete, nella settimana della legalità stabilita dal 21 al 25 marzo, sulla piattaforma all’uopo
allestita e mediante incontri per la cittadinanza in sedi istituzionali.
Aspetti di innovatività e riproducibilità del progetto e diffusione dei risultati
Il dato innovativo è costituito dal fatto che la Scuola interroga se stessa, ricercando soluzioni ai problemi
senza aspettare che arrivino da altri e si propone come soggetto capace di contribuire alla crescita di quanti
costituiscono la comunità scolastica ed extra-scolastica.
Gli effetti del progetto potranno concretizzarsi in petizioni da indirizzare agli Organi competenti per chiedere
interventi ritenuti necessari.
La diffusione dei risultati e la riproducibilità dell’esperienza saranno affidate alla produzione di una
pubblicazione on line per far conoscere l’iniziativa e sollecitare l’attenzione ai problemi, proponendo impegni
concreti per battere l’illegalità.