"Progetto Legalità" dell'Istituto di istruzione secondaria di primo grado "Nicola Monterisi" di Salerno
lunedì 1 luglio 2019
domenica 14 aprile 2019
LA MAFIA
La mafia è un grande problema
che coinvolge l’Italia intera.
La mafia è un’ardua montagna da scalare
o una malattia che non si può curare.
Di solito difronte ad essa
la gente rimane la stessa,
non denuncia, non si ribella,
parla della mafia come se fosse una cosa bella.
Ma forse questo non è ciò che la gente pensa,
ma un modo di far la mafia contenta,
perché se dici qualcosa di sbagliato
vieni subito minacciato o ancor di più ammazzato.
Ma ci son stati uomini coraggiosi,
degli uomini valorosi, grandiosi,
che contro la mafia han combattuto.
Tra questi c’è Don Peppe Diana,
un sacerdote d’origine campana,
che si è ribellato coraggiosamente,
ma che fu ucciso nella sua parrocchia tragicamente.
Persone come lui vanno ricordate
per essere sempre da tutti stimate.
Marco De Chiara 3C
La mafia è un grande problema
che coinvolge l’Italia intera.
La mafia è un’ardua montagna da scalare
o una malattia che non si può curare.
Di solito difronte ad essa
la gente rimane la stessa,
non denuncia, non si ribella,
parla della mafia come se fosse una cosa bella.
Ma forse questo non è ciò che la gente pensa,
ma un modo di far la mafia contenta,
perché se dici qualcosa di sbagliato
vieni subito minacciato o ancor di più ammazzato.
Ma ci son stati uomini coraggiosi,
degli uomini valorosi, grandiosi,
che contro la mafia han combattuto.
Tra questi c’è Don Peppe Diana,
un sacerdote d’origine campana,
che si è ribellato coraggiosamente,
ma che fu ucciso nella sua parrocchia tragicamente.
Persone come lui vanno ricordate
per essere sempre da tutti stimate.
Marco De Chiara 3C
domenica 17 febbraio 2019
Protezione civile
LA PROTEZIONE CIVILE
Qualche settimana fa abbiamo
partecipato all’ incontro
con la Protezione Civile.
Per prima cosa ci hanno spiegato che
le emergenze possono avvenire a causa della natura(terremoti, eruzioni etc…) o
dell’ uomo (emissione di gas nocivi, incendi dolosi etc…).
Innanzi tutto ci hanno illustrato le
precauzioni in caso di terremoto, infatti bisogna individuare in casa i muri
portanti ;per trovarli bisognerà bussare sul muro e a seconda del suono che
uscirà (rimbombante oppure no) si potranno trovare.
Al momento della scossa un componente
della famiglia si deve occupare di eventuali membri anziani o portatori di
handicap.
Davanti alla porta di casa bisogna
sempre tenere a portata di mano una valigetta salvavita con all'interno cibo, igiene
personale e vestiario. Bisogna avere inoltre un trasportino con della pappa per
i nostri animaletti. Dopo la scossa, prima di uscire di casa assicurarsi di
aver chiuso acqua e gas per evitare danni!
Ci si deve poi recare all'area di raccolta più vicina, una
di queste è Parco Mercatello.
Per quanto riguarda un’eruzione
vulcanica, nel nostro caso l’eruzione del Vesuvio verranno evacuate le zone
circostanti a partire dalla zona rossa (Pompei) fino ad arrivare a quella
arancione(Nocera).
Noi facciamo parte della zona gialla
dove possono arrivare solo cenere e lapilli.
Dopo l’ evacuazione i cittadini
verranno portati in alcune città che saranno già pronte ad accoglierle.
Successivamente ci hanno spiegato le
tre fasce di un’emergenza:
-fascia 1 dove interverrà solo la
Protezione Civile;
-fascia 2 dove interverrà il C.O.C.(Centro
Operativo Comunale)
-fascia 3 dove interverrà la regione
se non la nazione.
Tutto ciò ci è stato detto da ragazzi
appena diciottenni che sono dei volontari per la Protezione Civile. Nessuno li
paga per questo né tantomeno li hanno pagati per venire qui a scuola ad
offrirci questa possibilità formativa.
Questo mi rende felice poiché so che
esistono ancora ragazzi che al posto di starsene sul divano ad oziare svolgono
un lavoro utile per la società in cambio di nulla e per me è fantastico!
LAURA CALABRESE 3D
domenica 20 gennaio 2019
Giornata contro la violenza sulle donne
Femminicidio: i miei
pareri
Ascoltando i
vari telegiornali, sentiamo parlare di fatti accaduti sconvolgenti, come
omicidi, violenze ecc…
Tutto questo
accade perché non c’è più rispetto per il prossimo.
Ad esempio
immaginiamo di passeggiare per il centro e vedere un pallone in vetrina, lo compriamo.
Nei primi
giorni lo utilizziamo con attenzione, cerchiamo di non rovinarlo ma poi capiamo
che è nostro e lo usiamo come vogliamo. Con il pallone iniziamo a giocarci, lo
calciamo contro il muro e se va a finire dentro una pozzanghera e si sporca non
fa niente.
Beh, ci sono
uomini che credono che le donne siano oggetti, uomini che credono di poter
trattare come vogliono la donna che gli piace, uomini che affermano di avere
una proprietà: la propria donna. Ma non è così. Io da ragazza vedo questi
fenomeni di femminicidio con un occhio diverso.
Io da
ragazza credo che la nostra vita è unica e importante come quella di un uomo .
Noi non siamo oggetti, non siamo un pallone da calcio con cui giocare e da
usare ovunque e comunque, siamo persone e meritiamo lo stesso rispetto che noi
diamo agli altri. Gli uomini devono o in questo caso dovrebbero esseri i nostri
angeli custodi, i nostri principi che ogni mattina ci fanno svegliare con il
sorriso; non i cattivi, i mostri che ci fanno svegliare con gli occhi rossi
pieni di lacrime o non ci fanno svegliare proprio. Noi donne siamo importanti
quanto un uomo e non meritiamo ciò.
Le donne
spesso vengono spesso assassinate e uccise per insicurezza, gelosia o per
possesso. Tutto questo sembra non avere senso
nel momento in cui si associa all’amore. Si parla quindi di amore che
non è amore perché non ha né cura né rispetto, ma solo il possesso da parte
dell’uomo sulla donna.
L’assassinio di una donna è l’ultimo atto che
viene compiuto da un uomo durante una violenza. Prima di essere uccisa le donne
subiscono violenze fisiche e mentali senza denunciare per paura di essere
violentate di nuovo e uccise a loro volta. Io credo che un uomo abbia un cuore
“nero”, privo di sentimenti per compiere questi gesti orribili.
Una donna ha
le stesse qualità di un uomo, le stesse libertà di un uomo; e se si sente in
dovere di lasciarlo è libera di farlo. Noi donne siamo come farfalle, non
dobbiamo e non vogliamo essere tenute in un bozzolo e obbligate a restarci fino
a sfinire, noivogliamo volare, vogliamo poter vedere il cielo ed essere libere.
Le donne
inoltre hanno un istinto materno e tendono sempre a perdonare, anche se a discapito
di sé stesse, tutto questo infatti non viene capito dall’uomo, ma interpretato
come debolezza.
Gli uomini
trattano le proprie donne come “burattino”, usano la propria donna, la maneggiano. Come citato nella
canzone di Mia Martini; “gli uomini non cambiano, prima parlano d’amore e poi
ti lasciano da sola, gli uomini ti cambiano. Gli uomini ti uccidono e con gli
amici vanno a ridere di te. Gli uomini non cambiano, fanno i soldi per
comprarti e poi ti vendono” .
Ti usano
come le giostre, paghi, ma dopo finito il tuo turno devi andartene, ed è
finita. Così fanno gli uomini, prima ti conquistano, ti comprano con la
felicità e poi ti buttano via. Una caramella scartata, mangiata e gettata;
questo siamo noi donne .
Noi donne
siamo come un fiore, cresciamo, ma per vivere abbiamo bisogno di essere curate
ed annaffiate, basta un giorno in cui veniamo ignorate e lasciate senz’acqua e
moriamo. Noi donne abbiamo bisogno di cura, di protezione, abbiamo bisogno di amore.
Non
accettiamo briciole, siamo donne non formiche. Non accontentiamoci degli uomini
che ci rendono felici con i regali. Scegliamo chi ci ama, chi ci sveglia con il
sorriso. Gli occhi neri devono essere sbavati di mascara sbavato non di pugni
in faccia. Dobbiamo sporcarci di rossetto non di sangue. Dobbiamo morire di
tutto ma non di violenza. Solo un piccolo uomo usa violenza sulle donne per
sentirsi GRANDE.
Non dimentichiamo chi siamo, siamo DONNE e dimostriamolo.
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