Riflessioni su danilo dolci
Danilo Dolci è
stato una delle figure più importanti di quest’ultimo secolo per il suo impegno
politico, sociale e culturale. Le sue battaglie NON VIOLENTE insieme ai
cittadini e ai pescatori siciliani, sin dagli anni ’50, per ottenere acqua,
fognature, strade, lavoro, scolarizzazione sono la prova di come sia possibile
valorizzare e cambiare un territorio sottraendo anche “leve” a ricatto mafioso.
Egli fece anche molti scioperi come LO
SCIOPERO ALLA ROVESCIA.
Centinaia di
disoccupati si attivarono per rimettere in funzione una vecchia strada
comunale. Le forze dell’ordine chiusero i lavori e arrestarono Danilo.
Egli dopo essere stato scarcerato non volle
perdere questa lotta contro la mafia e quindi andò avanti. Ciò spiega che
Danilo Dolci fu una persona audace e con un gran cuore. Per la prima volta
Danilo denuncia in radio la politica mafiosa.
Egli nonostante sapesse che la radio fosse
ascoltata da milioni di persone e quindi la sua voce sarebbe arrivata anche
alla mafia, non si spaventò.
In quegli anni
mai nessuno si mise contro la mafia, soprattutto perché si sapeva che aveva
molto potere e quindi tutti la temevano, tranne Dolci.
E’ facile parlare di Danilo Dolci, dire tutte
le cose che ha fatto, ma proviamoci a mettere nei suoi panni e pensare che lui
tutto ciò poteva anche non farlo.
Poteva farsi
scivolare tutto addosso come l’acqua senza crearsi problemi.
Invece Dolci ha
fatto il contrario, fermandosi e pensando che quello che stava accadendo era
ingiusto. Il suo merito più grande è stato di aver fatto una cosa semplice, che
dovrebbe essere naturale in una realtà sociale non alienata: ha aiutato la
gente ad incontrarsi, discutere insieme dei problemi comuni, aprirsi,
comunicare. Non illudiamoci: non esiste DEMOCRAZIA se non c’è confronto; non esiste
democrazia in un paese in cui la socialità è frammentata ed ognuno comprende
singolarmente il mondo. Una frase che ci ha fatto riflettere e che ci ha
colpito molto è stata: E’ IMPORTANTE SAPERE CHE LE PAROLE NON MUOVONO LE
MONTAGNE, IL LAVORO, L’IMPEGNATIVO LAVORO MUOVE LE MONTAGNE.
Serena Casciano
Mariapaola
Ferraiolo
Classe 2D